12 anni schiavo

Nei primi anni del 1840, Solomon Northup, un abile violinista e falegname, si reca a Washington D.C. con sua moglie e i suoi due figli in cerca di lavoro. Tuttavia, durante un breve periodo lontano dalla sua famiglia, Solomon viene rapito da uomini che affermano che deve loro 80 dollari per il lavoro svolto nella loro fattoria. Gli uomini lo drogano fino a fargli perdere i sensi e lo vendono a James Biddleford, un ricco proprietario di piantagioni in Louisiana. Solomon si ritrova costretto in schiavitù, senza ricordare come ci sia arrivato o come comunicare con la sua famiglia. Gli viene dato il nome di "Tibeau" e viene assegnato al lavoro nella piantagione, dove incontra altri schiavi che sono stati brutalizzati dai loro carcerieri. Mentre Solomon cerca di sopravvivere e mantenere la sua dignità di fronte a un'indicibile crudeltà, stringe un legame con Patsey, una schiava che è stata brutalmente picchiata e maltrattata. Nonostante le condizioni disumanizzanti che affrontano, Solomon e Patsey trovano conforto nella reciproca compagnia e nelle esperienze condivise. Nel frattempo, i tentativi di Solomon di fuggire o di ottenere la libertà falliscono, così come le brutali punizioni dei suoi carcerieri. Tuttavia, incontra anche alcuni individui che lo trattano con gentilezza e umanità, tra cui una schiava di buon cuore di nome Eliza e un proprietario di piantagioni di nome William Ford, che inizialmente è crudele ma in seguito mostra compassione. Nel corso del film, Solomon è alle prese con le implicazioni morali della schiavitù, chiedendosi come sia finito in questa situazione e quale destino il futuro gli riserverà. Con il passare degli anni, la storia di Solomon si intreccia con quelle di altri schiavi della piantagione, tra cui Patsey, che alla fine viene venduta a un nuovo proprietario. Il film culmina in una sequenza di eventi drammatica e intensa che metterà alla prova la risolutezza di Solomon, le sue relazioni con gli altri e, in definitiva, la sua stessa esistenza. Basato sulla vera storia di Solomon Northup, "12 anni schiavo" è una rappresentazione potente e toccante della lotta di un uomo per la libertà e l'umanità durante il periodo più buio della storia americana.