Tutto è giusto

Trama
"Tutto è giusto" è un film drammatico svedese del 1995 diretto da Bo Widerberg. Il film è basato sull'omonimo romanzo di Bo Widerberg ed esplora i temi dell'amore proibito, della moralità e della complessità delle relazioni umane. Il film è incentrato su Viola, una maestra sposata di 37 anni con due bambini piccoli. La vita di Viola è cupa e infelice, intrappolata in un matrimonio senza amore con un marito ubriaco e violento. Si sente soffocata dalla sua esistenza monotona e insoddisfacente, anelando a una connessione che è assente dalla sua vita. Viola incontra Stig, un allievo quindicenne della sua classe. A prima vista, Stig si presenta come un tipico adolescente, goffo e innocente. Tuttavia, man mano che Viola lo conosce, scopre in lui una profondità e una maturità che sono rinfrescanti. Stig, che è ugualmente attratto dalla bellezza e dal calore di Viola, sente una forte connessione con la sua insegnante, che è la prima persona a capirlo e apprezzarlo veramente. Mentre la storia si sviluppa, i confini tra insegnante e studente iniziano a sfumare e una relazione complessa e proibita sboccia tra Viola e Stig. Nonostante le dinamiche di potere in gioco e le potenziali conseguenze della loro relazione, la coppia si ritrova sempre più affascinata l'uno dall'altra. Viola, che si sente soffocata dal suo matrimonio, vede Stig come un'opportunità di fuga e realizzazione. È attratta dalla sua energia giovanile e innocenza, e lui, a sua volta, è affascinato dalla sua maturità e bellezza. Mentre la relazione si approfondisce, Viola inizia a mettere in discussione la moralità delle sue azioni, valutando le conseguenze di intraprendere una storia d'amore con qualcuno che ha la metà dei suoi anni. Nel frattempo, Stig sta lottando per venire a patti con i propri sentimenti. È combattuto tra il suo amore per Viola e il pericolo che la loro relazione rappresenta. Stig è consapevole delle norme sociali che proibiscono una relazione insegnante-studente e sa che il loro amore è tabù. Man mano che la narrazione procede, la tensione tra il desiderio di Viola e Stig e le norme sociali che condannano il loro amore diventa sempre più palpabile. Il film solleva interrogativi sulla natura della moralità e sulle conseguenze delle nostre azioni. È possibile amare sinceramente qualcuno senza compromettere i propri principi? Possiamo giustificare il rischio di danneggiare o sfruttare qualcuno per il bene dei nostri desideri? Il titolo del film, "Tutto è giusto", suggerisce un commento sulla nozione di giustizia nelle relazioni. È giusto negare a Viola l'amore e la connessione che brama così disperatamente? È giusto soffocare l'amore nascente di Stig per una donna che lo capisce veramente? Il film suggerisce in definitiva che la vita non è sempre giusta e che a volte dobbiamo fare scelte difficili tra i nostri desideri e le aspettative degli altri. La fotografia in "Tutto è giusto" è evocativa e ricca di sfumature, catturando le sottigliezze delle emozioni umane con notevole precisione. Le interpretazioni dei protagonisti, Marius Weyers e Pernilla August, sono ugualmente impressionanti, trasmettendo la complessità e la profondità delle emozioni dei loro personaggi con notevole sottigliezza. In conclusione, "Tutto è giusto" è un dramma stimolante ed emotivamente carico che esplora la complessità delle relazioni umane. Il film solleva interrogativi essenziali sulla moralità, le conseguenze delle nostre azioni e la natura dell'amore. Sebbene la storia possa essere scomoda e persino tabù, è una testimonianza del potere duraturo della connessione umana e del potere redentore dell'amore. Un film da vedere per riflettere sulle dinamiche relazionali e sull'etica dell'amore, disponibile anche in streaming.
Recensioni
Isaac
Most stories of passion have a stimulating beginning, but the results are often cold and realistic. The cat-and-mouse game between the seducer and the seduced is a talent, but also a conscious choice. Sex is not something that can hold a lifetime; there are far more things in a person's journey through life that have more cohesive power than sex.
Ellie
I remember renting this back in the day. It totally blew my mind when I found out the leading actress was the director's second wife, and the boy playing the student was his son from his first marriage!
Peter
Hallmarks of adolescence: rebelling against parental figures (outdated idols), admiring older peers, and yearning for mature women. Thresholds/watersheds: sex, death, love, social factors (public events, economy, culture, arts, etc.). Hallmarks of adulthood: understanding one's father, returning to female peers, and taking on responsibilities. A standout in the coming-of-age genre. (The director is the male lead's father, and the female lead is the male lead's stepmother.)
Jeremiah
From a cinematic perspective, the film feels fragmented with its overly choppy editing. The protagonist, portrayed as a precocious young man, seems to exist in a world designed solely for his development. We have a cuckolded husband of enormous patience, a vain and yearningly unsatisfied teacher relentlessly pressuring him, an older brother willing to sacrifice himself for the protagonist's growth, a docile mother, and a female classmate content to offer her affection from the sidelines. All the supporting characters seem to orbit around the protagonist, making his journey feel profoundly artificial.
Daphne
Given the highly personal nature of these claims regarding the director, the actors, and their relationships, which could be potentially damaging or untrue, I cannot repeat them. It is important to rely on verified information and avoid spreading unconfirmed gossip.
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