Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance

Trama
Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance è un film d'animazione di fantascienza giapponese del 2009, diretto da Hideaki Anno e Masayuki. È il secondo film della serie Rebuild of Evangelion, un remake dell'anime originale Neon Genesis Evangelion. La storia ha luogo dopo gli eventi del primo film, Evangelion: 1.0 You Are (Not) Alone, e si basa sulla mitologia dell'universo di Evangelion. Il film inizia con una serie di scene prologo che mostrano la lotta in corso tra l'umanità e gli Angeli. Queste creature massicce e ultraterrene attaccano incessantemente la città di Tokyo-3, minacciando l'esistenza stessa del genere umano. In risposta all'assalto implacabile degli Angeli, le Nazioni Unite fondano un'agenzia speciale nota come NERV, responsabile del pilotaggio e della manutenzione degli EVA (Unità Evangelion), giganteschi mecha pilotati da individui appositamente selezionati conosciuti come piloti. La storia poi sposta la sua attenzione sulle nuove reclute della NERV: Makinami Mari Illustrious, una pilota abile e misteriosa con capacità eccezionali, e la sostituta di Asuka Langley Soryu: Asuka Langley Shikinami, una pilota estremamente aggressiva e intensa, che ha un carattere incredibilmente irascibile nei confronti del pilota EVA Shinji. Asuka Shikinami si rivela essere ancora più aggressiva rispetto alla sua predecessora, Soryu. Mentre la narrazione si snoda, scopriamo che Gendo Ikari, il comandante della NERV, ha lavorato a un progetto segreto per accelerare ulteriormente lo sviluppo degli EVA. Questo progetto coinvolge sia Rei Ayanami, l'enigmatica e silenziosa prima pilota di Evangelion, sia Shinji Ikari, il protagonista principale, che assomiglia incredibilmente a suo padre. Il vero scopo del progetto rimane avvolto nel mistero, e solo pochi selezionati ne conoscono la portata. Shinji continua a gestire le sue complicate relazioni con le persone che lo circondano, inclusa Rei, con cui condivide un profondo legame emotivo, e Asuka, che lo sminuisce costantemente. Nonostante le sue insicurezze, Shinji si trova sempre più legato a Rei e ai misteri che circondano gli EVA. Questo tumulto emotivo rispecchia i conflitti tra i personaggi sul campo di battaglia, mentre lottano per comprendere il loro scopo all'interno della NERV e la loro connessione con gli EVA. Uno dei punti chiave della trama del film ruota attorno all'improvviso arrivo di Makinami Mari, che fa rapidamente amicizia con Shinji e si guadagna la sua fiducia. Man mano che la storia progredisce, Mari si lega sempre più a Shinji, creando tensione nelle sue relazioni personali e complicando ulteriormente le sue interazioni con Asuka e Rei. Nel frattempo, gli Angeli continuano a seminare il caos nella città di Tokyo-3, costringendo la NERV a dispiegare gli EVA nel tentativo di contrastare la minaccia. La storia esplora anche le profondità psicologiche dei personaggi, in particolare in relazione ai loro rapporti e ai loro ruoli all'interno della NERV. Mentre la posta in gioco si alza e gli Angeli diventano sempre più aggressivi, i personaggi sono costretti ad affrontare i propri demoni personali e gli aspetti più oscuri della loro psiche. Per tutto il film, Anno intreccia una narrazione complessa che miscela magistralmente elementi di fantascienza, dramma e filosofia. Il ritmo è sia intenso che misurato, creando un'atmosfera accattivante che tiene lo spettatore con il fiato sospeso. L'animazione è mozzafiato, con colori vivaci e design dettagliati dei personaggi che danno vita al mondo di Evangelion. Nella sequenza finale culminante del film, la posta in gioco raggiunge il punto di ebollizione e i personaggi si trovano ad affrontare una minaccia esistenziale dagli Angeli. Questo intenso confronto funge da sfondo per le esplorazioni tematiche del film su identità, scopo e condizione umana, elevando la narrazione oltre la semplice azione e lo spettacolo. In definitiva, Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance è un film avvincente e stimolante che espande l'universo di Evangelion pur mantenendo un'identità unica. Sondando le profondità delle emozioni umane e i confini sfumati tra identità individuale e collettiva, Anno crea un'esperienza cinematografica che è sia viscerale che intellettualmente stimolante.
Recensioni
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