Quei bravi ragazzi

Trama
Quei bravi ragazzi, diretto da Martin Scorsese, è un avvincente dramma poliziesco che accompagna gli spettatori in un viaggio viscerale e implacabile nel mondo del crimine organizzato nella New York degli anni '50 e '60. Basato sulla storia vera di Henry Hill, un gangster e informatore dell'FBI, il film intreccia magistralmente una narrazione complessa che è sia una storia di formazione sia un racconto ammonitore sul fascino e i pericoli dello stile di vita mafioso. Il film si apre con un montaggio di vignette che mostrano la prima vita di Henry Hill (Ray Liotta) nella Little Italy di Brooklyn, dove cresce in una famiglia turbolenta con sua madre, Angie (Karen Wynne), per metà siciliana e per metà irlandese. Da ragazzo, Henry fa amicizia con i mafiosi locali, in particolare Jimmy Conway (Robert De Niro), che lo prende sotto la sua ala e gli insegna le vie della Mafia. La guida, i consigli paterni e l'eventuale tutoraggio di Jimmy si rivelano fondamentali nell'ascesa di Henry nei ranghi della famiglia criminale Lucchese. I primi anni di Henry sono segnati da un mix di eccitazione, lealtà e devozione alla mafia. Assiste all'esecuzione di una rapina relativamente minore da parte di Jimmy e del suo socio, Tommy DeVito (Joe Pesci), che stabilisce il tono del fascino di Henry per il mondo del crimine. Man mano che Henry matura, diventa sempre più disilluso dalla sua vita stagnante e desidera l'eccitazione, lo status e il bottino di una carriera di successo nella Mafia. Jimmy, riconoscendo il potenziale di Henry, lo incoraggia a intraprendere una carriera nel dirottamento e nella guida di camion, dove possono guadagnare denaro extra a margine. Il viaggio di Henry lo porta dall'essere un esattore e autista all'unirsi all'operazione illecita di Jimmy Conway, dove osserva l'afflusso di profitti e i rischi che diventano sempre più elevati. Sotto la guida di Jimmy, Henry diventa abile nel suo ruolo e si guadagna il rispetto dei suoi pari. Tuttavia, il suo ingresso nel mondo del crimine organizzato lo conduce su un percorso di inganni, disonestà e isolamento. I rapporti di Henry con sua moglie, Karen (Lorraine Bracco), e con i suoi amici e familiari si fanno tesi man mano che si radica sempre più nel mondo della mafia. Il terzo atto segna una svolta nel film, poiché Henry affronta problemi finanziari e personali in aumento. Il suo amico e socio, Tommy DeVito, diventa sempre più irregolare e instabile, spingendo Jimmy a prendere misure drastiche per contenere la situazione. La morte di Tommy, che avviene in una scena particolarmente macabra, segna l'inizio di una rapida spirale discendente per la vita di Henry. La sua credibilità con la mafia è irrimediabilmente danneggiata e inizia a perdere la fiducia e il rispetto dei suoi soci. Nel frattempo, Henry è diventato sempre più disperato per evitare azioni penali e la rovina finanziaria. Alla fine si rivolge alle uniche persone che possono offrirgli la possibilità di mitigare i suoi problemi: l'FBI. Sotto la protezione e la guida del procuratore, Max Rosenberg (Chuck Low), Henry accetta di diventare un informatore dell'FBI, tradendo i suoi ex soci e rinunciando a qualsiasi possibilità di redenzione all'interno della mafia. L'ultima parte del film si svolge con una serie di eventi che alimentano ulteriormente la disperazione di Henry. Mentre la vita di Henry inizia a sgretolarsi, la posta in gioco aumenta e rimane intrappolato in una rete di inganni, ansia e paranoia. Nelle scene finali del film, Henry, ora un uomo segnato, tenta di soffocare la sua ansia per le potenziali ritorsioni della mafia mentre destreggia le sue relazioni distrutte e la sua precaria vita lavorativa. Attraverso l'interpretazione cinematografica della complessa e tragica storia di Henry Hill, Martin Scorsese offre un ritratto potente e coinvolgente delle dinamiche cicliche del crimine organizzato. Il film esplora i temi dell'ambizione, della lealtà, dell'inganno, della lealtà e delle conseguenze, facendo luce sugli aspetti estenuanti della vita mafiosa. Con l'eccezionale interpretazione di Joe Pesci, l'intricata narrazione di Nicholas Pileggi e la regia esperta di Martin Scorsese, Quei bravi ragazzi si pone come un'esposizione autorevole e profondamente inquietante di una vita mafiosa, vista attraverso gli occhi tumultuosi del suo protagonista più devoto, Henry Hill.
Recensioni
Steven
A perfect score for the busiest Ray Liotta in the world, Joe Pesci who said "fuck" over a hundred times, Robert De Niro's coolest and most dazzling close-up starting at 1 hour 38 minutes and 14 seconds, the 138-second long take, the garrulous and wig-peddling Morrie, the silly sister who only flies with a hat, Samuel L. Jackson who gets his head blown off as a bit player, the classic piano piece at the end, Martin Scorsese who turned a gangster biography into a romantic black comedy, and this, one of my all-time favorite films.
Paola
Alright, so it's basically a glorified diary entry. I'm an hour in, and it feels like the story hasn't even *begun*. And then I find out... that's just how it *is*.
Molly
If Coppola turned the gangster film into an opera, Scorsese transformed it into rock and roll: no order, only chaos. Everyone thinks they can control their own destiny, yet everyone is forced to bow before fate. Re-watching it after three years, I realized how naive I was before, amazed by Scorsese's masterful camera work and editing.
Landon
"What do you mean, I'm funny?"... This classic scene is actually drawn from Joe Pesci's own experience. Back when he was working in a restaurant, a young Pesci once told a mobster he was funny, only to be met with a cold stare instead of a thank you. Scorsese, upon hearing this anecdote, decided to include it in the film. However, it wasn't in the script, so Pesci and Liotta's interaction genuinely caught the other actors on set completely off guard!
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