Mi dispiace disturbare

Trama
Nell'universo alternativo di Oakland del 2018, Cassius "Cash" Green, interpretato da Lakeith Stanfield, è un aspirante venditore telefonico che lotta per farsi un nome in un lavoro di telemarketing senza futuro. Lavorando nella misteriosa azienda di telemarketing Regal View, la giornata di Cash consiste nel fare telefonate, schivare lamentele e sognare una vita migliore per sé. Tuttavia, la sua vita prende una svolta inaspettata quando viene introdotto a una tecnica nota come "The White Voice", una sorta di elisir magico che trasforma il suo aspetto e gli permette di usare al telefono una personaggia più gradevole, dalla voce bianca. Indossando "Steve", una suadente personalità di venditore bianco, Cash scopre un talento nascosto nel convincere anche i potenziali clienti più scettici a investire nei prodotti della sua azienda. Mentre i suoi numeri di vendita salgono alle stelle, sale rapidamente di grado, impressionando l'eccentrico proprietario dell'azienda, Dean, una figura simile a Ron Stallworth, interpretato da Danny Glover. Dean, intuendo il potenziale grezzo di Cash, lo prende sotto la sua ala e lo introduce al mondo del successo aziendale, dove profitti e avanzamento sono tutto ciò che conta. Mentre Cash è sempre più coinvolto nel mondo aziendale, si ritrova coinvolto in un universo oscuro, sinistro e inquietante. La sua nuova vita lo porta a feste esclusive, attici lussuosi e conferenze segrete con amministratori delegati e dirigenti. Diventa parte integrante dell'impero Regal View e la sua ascesa al vertice è fulminea. Tuttavia, il confine tra il suo vecchio e il suo nuovo io inizia a svanire e Cash inizia a perdere di vista i suoi valori, la sua morale e il suo senso di sé. Nel frattempo, Tressie, interpretata da Tessa Thompson, un'artista carismatica e focosa, e la partner di Cash nell'amore e nell'attivismo, cerca di ancorarlo alla realtà. Mentre Cash è sempre più assorbito dal suo nuovo mondo, le parole di cautela di Tressie e il suo impegno nella lotta contro il razzismo sistemico a Oakland diventano sempre più distanti per lui. Una notte, a una serata mondana, Cash ha un incontro inquietante con una donna bianca di nome Yvonne, interpretata da Armie Hammer, la cui presenza e le cui azioni ricordano in modo inquietante il razzismo e l'oppressione da cui inizialmente cercava di fuggire a Oakland. Questo incontro lo fa imboccare un sentiero che lo conduce ulteriormente nel ventre oscuro del potere aziendale. Mentre il film si dirige verso il suo climax, Cash si trova di fronte alla dura realtà del mondo che ha creato per sé. Deve affrontare le conseguenze morali delle sue azioni, i danni causati dal suo nuovo successo materiale e la natura stessa del mondo aziendale di cui è diventato parte. Alla fine, il viaggio di Cash funge da critica pungente alla società moderna, in cui il successo è spesso definito dalla ricchezza materiale e il razzismo e il classismo sono perpetuati sotto le spoglie della responsabilità sociale d'impresa. Il film, diretto da Boots Riley, è un commento stimolante sul sogno americano, le sue falle e i suoi fallimenti, che offre una visione oscura, comica e irriverente dell'intersezione tra classe, razzismo e tecnologia. Quando scorrono i titoli di coda, il destino di Cash è incerto, ma una cosa è chiara: la sua vita non sarà più la stessa dopo la sua esposizione al macabro universo del potere aziendale. Il film lascia lo spettatore a chiedersi quali saranno le conseguenze delle sue scelte e se sarà in grado di recuperare il suo senso di scopo e identità di fronte a un mondo che valorizza il profitto sopra ogni altra cosa.
Recensioni
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