Trainspotting

Trama
Nelle strade dure ma vivaci di Edimburgo, un gruppo di giovani tossicodipendenti lotta per affrontare la propria vita tra le rovine dell'economia devastata della Scozia. L'epicentro del loro mondo caotico è Renton, un protagonista carismatico e arguto che si trova al timone di un gruppo affiatato noto come "la squadra di Renton". Insieme ai suoi amici Spud, un uomo goffo sopraffatto dalla sua stessa inadeguatezza; Sick Boy, un individuo cinico e amaro che nutre un senso dell'umorismo quasi impossibile; Tommy, un appassionato di punk rock la cui energia anarchica è superata solo dalla sua incrollabile lealtà verso i suoi amici; e Begbie, uno psicopatico brutale e instabile, il gruppo intraprende un viaggio autodistruttivo alimentato dalla loro insaziabile dipendenza dall'eroina. Diretto con ferocia senza pari da Danny Boyle, il film giustappone magistralmente la bellezza della cultura pop degli anni '80 e '90 con la bruttezza della dipendenza, dipingendo un ritratto viscerale della devastazione che questa ossessione può arrecare alle vite. L'affascinante arguzia e la facciata apparentemente impenetrabile di Mark Renton celano il tumulto interiore. Attraverso una matrice di battute spiritose e dialoghi taglienti, le insicurezze e le paure di Renton vengono abilmente esposte, mettendo a nudo le fondamenta di un'amicizia in disintegrazione. La tragedia incombe fin dall'inizio. Quando lo spacciatore di eroina Mikey Forrester viene coinvolto in una rissa a una festa di Capodanno, le cose degenerano, culminando nel quasi fatale accoltellamento di Tommy da parte di Begbie. Tuttavia, in questo contesto caotico, il gruppo riesce ancora a trovare fugaci sacche di gioia e cameratismo nella loro lotta. Sick Boy potrebbe serenare con galanteria l'adorabile Gail in un sordido caffè notturno o ricordare, con nostalgia, il mondo incantevole che era un tempo, quando Renton poteva affascinare senza sforzo le donne e sembrava vivere una vita spensierata. Trainspotting parodia magistralmente la cultura bohémien autoindulgente che si è nutrita di se stessa in Scozia alla fine degli anni '80. Questo resoconto cinematografico traccia un ritratto grintoso e fin troppo familiare della vita come giovane periferico e isolato che soffre sotto la stagnazione sociale. Questi individui tentano di sublimare l'insignificanza della loro esistenza attraverso eccessi edonistici e alla fine soccombono agli effetti devastanti dei narcotici, prefigurando la schiacciante disperazione che li attende man mano che si avvicinano al collasso sociale. L'introduzione di Diane Coulston, un'infermiera psichiatrica compassionevole che compie l'audace mossa di confrontare Renton con la verità sul suo stile di vita, aggiunge uno strato inquietante di presagio alla narrazione. Coulton introduce la triste realtà che la dipendenza di Renton minaccia non solo il legame con i suoi amici, ma forse anche la sua stessa vita. Consumato dalla disperazione, il gruppo persegue una via di inevitabile autodistruzione, attirato disperatamente dall'illusoria sicurezza che deriva dall'attenuare la consapevolezza dei propri problemi. La trama avvincente raggiunge il suo culmine quando Renton finalmente decide di lasciarsi alle spalle la sua vita e quella dei suoi amici per una possibilità di redenzione. Un piano di fuga determinato, architettato dopo essere fuggito da un pomeriggio infernale con Begbie, vede il gruppo affannarsi per ottenere la somma cruciale necessaria per la loro ritrovata fuga. Questa disperata resa dei conti finale culmina in una delle sequenze più elettrizzanti del film: una scena selvaggiamente tonificante di ritmo frenetico, in cui ogni membro tenta di tutto per raccogliere le ultime sterline necessarie per un biglietto di uscita. Ma alla fine, Begbie si presenta, determinato a restituire il denaro raccolto e quindi a bloccare i piani di fuga di Renton. Con un ensemble indimenticabile che apporta calore, compassione e minaccia in egual misura, Trainspotting è una denuncia inquietante ma impenitente della gioventù scozzese e un ritratto inquietante della dipendenza da eroina che rimane negli spettatori a lungo dopo i titoli di coda. Ambientato su un paesaggio musicale inquietante che combina i loop di chitarra pulsanti di The Clash e New Order con i ritmi incalzanti di Iggy Pop, questa eviscerazione cinematografica trasuda l'urgenza e il caos grezzi della vita al suo livello più sfrenato.
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