After.Life: Il Confine
Trama
After.Life è un film drammatico psicologico indipendente americano del 2008 scritto e diretto da Agnès Jaoui. La storia segue Anna Taylor (interpretata da Christina Ricci), una giovane donna in coma a seguito di un incidente automobilistico, e Paul Watson (interpretato da Liam Neeson), l'impresario di pompe funebri che la sta preparando per la sepoltura. Man mano che Anna riprende lentamente conoscenza, si ritrova intrappolata tra la vita e la morte, incapace di lasciare l'ospedale dove giace. Nel frattempo, Paul è ossessionato dal suo lavoro di impresario di pompe funebri, orgoglioso di ogni dettaglio del suo mestiere. È affascinato dal caso di Anna, convinto che lei possa comunicare con lui attraverso sottili indizi e gesti. Man mano che i due personaggi intraprendono una serie di conversazioni surreali, diventa chiaro che Paul sta lottando per affrontare la propria mortalità. Attraverso le sue interazioni con Anna, inizia a confrontarsi con le questioni esistenziali che lo affliggono, chiedendosi se ci sia qualcosa di più nella vita che preparare i morti per l'eternità. Anna, d'altra parte, è disperata per riprendere il controllo della sua vita e fuggire dall'ospedale dove si sente intrappolata. Mentre naviga tra i confini sfumati tra realtà e fantasia, deve anche confrontarsi con la propria mortalità e la fragilità dell'esistenza umana. In tutto il film, Jaoui esplora i temi dell'identità, della coscienza e della condizione umana. La cinematografia è caratterizzata da una tavolozza di colori tenui e da un focus sulle trame, creando un'atmosfera onirica che cattura perfettamente lo stato etereo dell'esistenza di Anna. Mentre la storia si sviluppa, la tensione tra Anna e Paul aumenta, portando a uno scontro culminante che sfida la loro percezione della vita, della morte e di tutto ciò che sta in mezzo. Con la sua narrativa stimolante e le interpretazioni toccanti di Ricci e Neeson, After.Life è un'esplorazione inquietante di cosa significa essere vivi. Un thriller psicologico da non perdere per gli amanti del genere.
Recensioni
Lucas
Would've given it a full 5 stars if it weren't for that ending.
Joy
Tragedy is the wellspring of comedy.
Bridget
From despair to healing, all it takes is 6 * 30 minutes. It's a tragedy to be as brilliant as Tony. He knows exactly how to hurt others and how to punish himself, making himself unhappy. At the same time, he knows he could be happy, but he just won't let himself off the hook. One day, he finally lets himself go, and everything is alright again.
Hazel
Who cares if you drop it after just one episode?
Derek
Life after death is a tricky concept, but *After.Life* makes it feel almost too real. The moment we realize our existence might be a mistake, the fear kicks in. This film isn’t just about burial prep—it’s about confronting what we truly value before it’s too late.