Il culto di Chucky

Trama
Il culto di Chucky è il settimo capitolo della serie di film Child's Play, che segna un importante ritorno alle origini di Chucky, la vendicativa bambola assassina creata dal serial killer Charles Lee Ray. Il film si sviluppa con una serie di flashback al passato, che mostrano gli eventi che hanno portato al ricovero di Nica nell'istituto psichiatrico. Siamo nel 2014 e Nica Smith, interpretata da Fiona Dourif, è una paziente del Bryce Hospital di Tuscaloosa, in Alabama. Nica è imprigionata da quattro anni, il suo stato mentale è fragile e la sua memoria distorta. Il suo avvocato e una serie di psichiatri hanno concluso che sia stata lei, e non Chucky, la responsabile del macabro assassinio della sua famiglia. Chucky, a quanto pare, non è solo il prodotto della fervida immaginazione di Nica. L'arrivo della dottoressa Catherine Brown, interpretata dalla nipote di Elizabeth Taylor, Ashley Laurence, segna una svolta nel trattamento di Nica. Catherine introduce uno strumento di terapia di gruppo progettato per aiutare i pazienti di Nica ad affrontare il loro oscuro passato. Lo strumento in questione è una bambola "Tipo in gamba", che sembra essere una replica esatta dell'iconico Chucky. Inizialmente, la nuova tecnica terapeutica di Catherine sembra fare progressi, con i pazienti che condividono le loro esperienze traumatiche e, in alcuni casi, che sperimentano una certa chiusura emotiva. Tuttavia, con il proseguire delle sessioni di gruppo, la bambola Tipo in gamba inizia a esercitare un'influenza maligna sui pazienti, trascinandoli in un mondo di follia e, in definitiva, di morte. Nel frattempo, si scopre che Chucky ha scoperto un mezzo di comunicazione con Nica attraverso la bambola Tipo in gamba. Mentre inizia a recuperare i suoi ricordi, Nica comincia a sentire una presenza inquietante intorno a sé, una forza malevola che, in realtà, è Chucky che la manipola dalle ombre. Uno degli aspetti più importanti de Il culto di Chucky è la sua decostruzione della nozione di un "bravo" terapeuta contro un "cattivo". Catherine, inizialmente ritratta come un'esperta benevola, rivela gradualmente un lato più oscuro, che ricorda in modo inquietante la manipolatrice dottoressa Deathscort del precedente film La sposa di Chucky. La trama prende una svolta più oscura quando la presa di Nica sulla realtà comincia a vacillare. La bambola Tipo in gamba, un tempo simbolo di conforto, è diventata un presagio di terrore, la sua presenza suscita paure primordiali e violenza primordiale in coloro che circondano Nica. Diventa sempre più chiaro che Chucky sta manipolando gli eventi da dietro le quinte, orchestrando la serie di macabri omicidi che porteranno Nica alla sua eventuale discesa nella follia. Una delle scene più memorabili del film si svolge quando i pazienti, alimentati dalla loro follia collettiva, fuggono dal manicomio e si lanciano in una scia di omicidi e distruzioni. La scena è una rappresentazione viscerale e inquietante degli orrori che possono verificarsi quando i confini tra realtà e fantasia si confondono. Quando il film raggiunge il suo culmine, Chucky e Nica si ritrovano intrappolati in un labirintico manicomio, braccati dai pazienti sopravvissuti, ora guidati ciecamente a distruggersi a vicenda. La resa dei conti finale è un confronto teso e ben realizzato tra Nica e Chucky, con la bambola "Tipo in gamba" che gioca un ruolo centrale nella battaglia tra realtà e follia. Alla fine, Nica emerge vittoriosa, ma la domanda su cosa alla fine la distrugga - Chucky o il suo stesso fragile stato mentale - rimane aperta all'interpretazione. Il film si conclude con una nota inquietante, con Nica che contempla un gruppo di bambole "buone", ognuna un clone di Chucky, come a suggerire che il vero orrore non è la bambola assassina in sé, ma gli oscuri recessi della psiche umana. L'uscita nel 2017 de Il culto di Chucky ha segnato un'aggiunta significativa al franchise di Child's Play, che sovverte abilmente le aspettative e fornisce una critica corrosiva dell'istituzione psichiatrica. Con la sua magistrale miscela di horror psicologico e umorismo nero, il film si è assicurato un posto come classico moderno nel genere horror.
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