Fuga per la vittoria

Fuga per la vittoria è un film drammatico di guerra del 1981 prodotto da ITC Entertainment e diretto da John G. Avildsen. Ambientato durante la seconda guerra mondiale, il film ruota attorno a un gruppo di prigionieri di guerra alleati, costretti a partecipare a una partita di calcio ad alto rischio contro la squadra nazionale tedesca. La storia inizia con l'arrivo di Robert Hruodt, un ex prigioniero di guerra americano, che racconta le sue esperienze di cattura e di invio al campo di prigionia tedesco Stalag 18-D. Il campo è gestito dal comandante del campo, sadico e brutale, il tenente Dieter Vogel (Erland van Lidth). Vogel ha un interesse personale per il calcio e lo vede come un modo per risollevare il morale tra i prigionieri alleati, demoralizzandoli ulteriormente. Nel pieno della seconda guerra mondiale, il governo tedesco decide di utilizzare i prigionieri di guerra in una trovata di propaganda per risollevare gli spiriti e mostrare la superiorità sugli Alleati. Scelgono un gruppo di abili prigionieri alleati e formano una squadra di calcio, soprannominata "Gli angeli dell'inferno", per affrontare la squadra nazionale di calcio tedesca in una partita dimostrativa. Tra i prigionieri selezionati per giocare per "Gli angeli dell'inferno" c'è un ex capitano dell'esercito britannico, Robert Hatch (Michael Caine), la cui esperienza militare si rivela preziosa per motivare e guidare la sua squadra. Hatch è aiutato dal suo fidato compagno di squadra e amico, un combattente della Resistenza francese di nome Jacques (Maximilian Schell), un giocatore intelligente e abile. Nel frattempo, viene introdotto un altro personaggio cruciale, Robert Hruodt, la cui identità è stata modificata da un personaggio interpretato da Sylvester Stallone, e la cui vera trama e identità di prigioniero americano vengono lentamente rivelate. Con la nazionale tedesca che domina il calcio internazionale, gli Alleati sono sottoposti a un'enorme pressione e, se perdono, ciò potrebbe demoralizzare ulteriormente le forze alleate. Man mano che le tensioni aumentano, Robert Hatch e la sua squadra escogitano un piano per fuggire, usando le loro abilità sul campo di calcio per ingannare i loro carcerieri tedeschi. Sotto l'occhio vigile del comandante del campo, il tenente Dieter Vogel, e della crescente vigilanza del generale Stalburg (Armand Assante), "Gli angeli dell'inferno" devono bilanciare la loro lealtà allo sforzo bellico con la loro disperata offerta di libertà. Nel vivo della partita, la tensione e la suspense aumentano, mentre entrambe le squadre combattono non solo per la vittoria ma per la propria vita. Il film culmina in una partita carica di emozioni e intensa, in cui "Gli angeli dell'inferno" affrontano la squadra nazionale tedesca in un finale ricco di azione e al cardiopalma. Durante tutto il film, Sylvester Stallone interpreta Bob Hruodt, che è la chiave per la trama della fuga generale dei prigionieri in Germania.