Sciocchi

Trama
Nel film "Sciocchi", due sconosciuti, Susan (Jeanne Moreau) e François (Ottavio Albertini), formano inavvertitamente un legame improbabile durante un viaggio in treno. Si sfiorano le mani durante il tragitto e successivamente si sentono attratti l'uno dall'altra nel tempo, mentre affrontano la natura complessa e spesso surreale delle relazioni. Passano i giorni e la coppia decide di andare a vivere insieme, intensificando ulteriormente la loro connessione. Tuttavia, la loro relazione prende rapidamente una piega insolita quando iniziano a fabbricare la storia del loro corteggiamento, abbellendo e inventando storie sul loro presunto passato insieme. Questa nuova ossessione per l'invenzione di una narrazione romantica diventa parte integrante della loro realtà, sfumando i confini tra realtà e finzione. Mentre Susan e François continuano a tessere un'intricata rete di inganni, iniziano a rimanere intrappolati nella loro stessa rete di bugie. Ogni nuova iterazione della loro storia fabbricata diventa sempre più elaborata, allontanandoli ulteriormente dalla realtà e più a fondo in un mondo di fantasia. Creano scenari elaborati in cui presumibilmente si sono incontrati, tra cui storie di un amore travolgente, un primo appuntamento disastroso e persino un mitico 'incontro carino' in un pittoresco caffè sulla spiaggia. Più la loro storia fabbricata si svolge, più si investono nella narrazione che hanno creato. È come se, nell'atto di raccontare storie, stessero tentando di forgiare una connessione autentica l'uno con l'altro. Creando questo passato immaginario, sono in grado di colmare le lacune della loro relazione reale e fornire un senso di continuità, facendo sentire la loro partnership più sostanziale e significativa. Il loro inganno è inizialmente fonte di divertimento, con entrambi i personaggi che ridono insieme all'assurdità di tutto ciò. Susan e François si impegnano in un continuo gioco di competizione, ognuno cercando di superare l'altro nel reparto creativo. Abbelliscono la loro storia fabbricata così abilmente che iniziano a perdere traccia di ciò che è vero e ciò che non lo è, la loro realtà diventa sempre più distaccata dal mondo che li circonda. La loro elaborata farsa diventa il fulcro della loro esistenza, con ogni nuovo sviluppo che li spinge ulteriormente in un paesaggio surreale di finzione. Continuano a muoversi dentro e fuori dagli spazi tra realtà e finzione, la loro relazione una danza sempre più instabile tra autenticità e fabbricazione. Nel loro mondo fabbricato, tutto diventa un oggetto di scena e anche i più piccoli dettagli vengono utilizzati per promuovere ulteriormente la loro narrazione fittizia. Trovano il modo di incorporare i minimi dettagli della loro vita quotidiana nella loro storia fabbricata, come condividere la colazione insieme e camminare mano nella mano per le strade della città. Anche i compiti di tutti i giorni diventano componenti integranti del loro mondo fantastico, aggiungendo uno strato di complessità alla loro elaborata farsa. Il film solleva interessanti interrogativi sulla natura delle relazioni e sul potere dell'immaginazione umana. Possono due persone costruire veramente una relazione fondata su fabbricazioni, o questo crea intrinsecamente un senso di instabilità nella loro partnership? Intraprendendo questo esercizio di narrazione creativa, Susan e François stanno essenzialmente tentando di evocare una connessione emotiva autentica l'uno con l'altro. Ma questo amore fabbricato può alla fine sostituire la realtà? Mentre il loro elaborato inganno continua a sfuggire al controllo, i personaggi sono costretti a confrontarsi con le conseguenze delle loro azioni. I confini tra realtà e fantasia iniziano a sfumare ancora di più e si ritrovano persi in un labirintico mondo di finzione. È solo quando la facciata inizia finalmente a crollare che si confrontano con la realtà della loro situazione, costringendoli a chiedersi se la loro elaborata farsa sia mai stata veramente significativa in primo luogo. "Sciocchi" è uno studio dei personaggi arguto e introspettivo, che esplora le complessità delle relazioni umane e il potere della nostra immaginazione nel plasmare le nostre esperienze. Attraverso la sua esplorazione di una storia d'amore apparentemente assurda ma toccante, invita lo spettatore a riflettere sui confini tra realtà e fantasia, suggerendo in definitiva che, alla fine, è la connessione stessa che conta veramente, non la narrazione che creiamo attorno ad essa.
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