Agnello di Dio

Trama
"Agnello di Dio" è un film drammatico argentino del 2015 diretto da Fernando Spiner. La storia ruota attorno alla vita di un vescovo cattolico in pensione, Emilio Valli (interpretato da Antonio Birabent), che vive in esilio in Svizzera dopo un passato tumultuoso in Argentina. La decisione di Valli di fuggire dal paese è derivata dalla sua critica al governo corrotto del paese e alla complicità della Chiesa cattolica in esso. Il film è incentrato sulla vita di Emilio, 77 anni, segnata dalla sua solitudine, perdita e dal peso della sua coscienza. Sua figlia, Lucia, vive all'estero da molti anni, ma una telefonata di suo padre la riporta in Argentina. L'arrivo di Lucia è preceduto da un rapimento, come a preannunciare la complessità della vita complicata di suo padre. Il rapitore di Emilio chiede di incontrarlo a Buenos Aires, dove Lucia è costretta ad accompagnarlo. Durante il viaggio di ritorno nella capitale argentina, Lucia affronta i suoi demoni, mentre i ricordi della sua infanzia e del suo complicato rapporto con il padre riaffiorano. Il ritorno di Lucia in Argentina segna anche una sorta di ritorno a casa, poiché si ricollega con il paese in cui è nata. Tuttavia, questa nostalgia si intreccia con i dolorosi ricordi del passato di suo padre e della storia travagliata del paese. Al loro arrivo a Buenos Aires, Emilio e Lucia visitano la sua ex residenza, un commovente ricordo della sua vita complicata. Lucia inizia a svelare la verità dietro il passato di suo padre, incluso il suo coinvolgimento nella Guerra Sporca, un periodo di violenza, torture e sparizioni di persone sponsorizzate dallo stato durante la dittatura militare argentina alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80. Mentre Lucia approfondisce il passato di suo padre, affronta le conseguenze delle sue azioni, comprese le persone che sono state colpite dalle sue decisioni. Il peso della colpa di suo padre e il suo coinvolgimento nella storia turbolenta del paese iniziano a gravare su Lucia. Attraverso il suo viaggio, il film solleva interrogativi sul ruolo della Chiesa nel travagliato passato dell'Argentina e sul costo personale di difendere la giustizia. Il film esplora anche il tema della redenzione, mentre Emilio tenta di venire a patti con il suo passato e trovare un po' di pace. Le sue relazioni con Lucia e il suo rapitore servono da catalizzatore per questa riconciliazione. Tuttavia, la complessità delle sue circostanze significa che la redenzione non è un processo facile o semplice. Il titolo "Agnello di Dio" è un riferimento al soprannome di Emilio, datogli per la sua forte posizione di giustizia sociale e la sua volontà di dire la verità al potere. Questo soprannome serve anche come metafora della complessità del personaggio di Emilio, mentre affronta la propria colpa e le conseguenze delle sue azioni. Attraverso il film, Spiner fa luce su un momento cruciale della storia argentina, segnato da violenza, repressione e disordini sociali. In definitiva, "Agnello di Dio" è un'esplorazione potente e commovente della condizione umana, mentre Lucia esplora la complessa storia e l'eredità della vita di suo padre. È un film che sfida gli spettatori a confrontarsi con l'oscurità del passato e la complessità della natura umana.
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