Oldboy

Oldboy

Trama

Nel thriller psicologico Oldboy, diretto da Chan-wook Park, un uomo di mezza età di nome Oh Dae-su (interpretato da Choi Min-sik) vive una vita confortevole ma banale. Trascorre le sue giornate mangiando, bevendo e frequentando i suoi colleghi al lavoro, ma in una notte fatidica, la sua vita prende una svolta drastica. Dae-su scompare durante una riunione di lavoro, solo per svegliarsi in una stanza anonima e senza finestre. Non ha idea di come sia arrivato lì o perché sia stato imprigionato. La stanza è uno spazio spoglio e squallido con una sola toilette e un lavandino, e Dae-su è lasciato solo con il suo ingegno per sopravvivere. Gli vengono date alcune lattine di tonno, una bottiglia d'acqua e viene lasciato a meditare sul suo destino. Il tempo diventa il suo nemico mentre lotta per mantenere la sua sanità mentale e ricostruire ciò che gli è successo. Man mano che i giorni si trasformano in settimane e le settimane in anni, Dae-su diventa stanco e disperato. La stanza è il suo mondo intero per 20 ardui anni, un periodo di tempo apparentemente infinito in cui Dae-su affronta isolamento, noia e decadimento emotivo. I suoi unici compagni sono i ricordi del suo passato, i pochi libri che è riuscito a mettere le mani e la sua stessa immaginazione. Il suo fisico un tempo robusto inizia ad appassire e la sua mente diventa sempre più fragile. Nonostante i suoi migliori sforzi per mantenere un senso di speranza, il peso della sua reclusione corrode lentamente la sua sanità mentale. Tuttavia, la vita di Dae-su non è priva di momenti di leggerezza. La sua immaginazione lo riporta spesso alla sua vita prima della sua prigionia, e vediamo scorci del suo rapporto d'amore con sua moglie, Myung-hyun (interpretata da Kang Hye-jeong). Il loro amore è genuino e totalizzante, e Dae-su è convinto che Myung-hyun non si arrenderebbe con lui. La liberazione di Dae-su arriva inaspettatamente sotto forma di una piccola scatola di legno intagliata in modo intricato. Dopo aver scoperto un biglietto nella scatola che recita "Trovami", Dae-su si propone di svelare il mistero dietro la sua prigionia. Con solo tre giorni e mezzo a disposizione, deve esplorare un mondo labirintico pieno di segreti, bugie e inganni. Deve rintracciare Myung-hyun, che si è risposata, e trovare la verità dietro la sua cattività. L'indagine di Dae-su sul suo passato lo conduce lungo un percorso pericoloso dove niente è come sembra. Incontra un'enigmatica giovane donna di nome Mi-do (interpretata da Kang Hye-jeong) che afferma di essere sua moglie, ma Dae-su è combattuto tra il suo amore per Myung-hyun e i suoi crescenti sentimenti per Mi-do. Mentre la verità comincia a svelarsi, Dae-su si ritrova invischiato in una complessa rete di corruzione e tradimento. Attraverso la sua disperata ricerca di risposte, Dae-su incontra un cast di personaggi altrettanto complessi e turbati. Il suo viaggio lo porta nel cuore di Seoul, dove nightclub illuminati al neon, vicoli angusti e bar squallidi offrono un netto contrasto con la sua cupa e spietata cella di prigione. Ogni personaggio che incontra lo avvicina alla verità, ma lo trascina anche più in profondità nell'abisso della corruzione e dell'inganno. Man mano che i giorni passano, la determinazione di Dae-su viene messa alla prova e la sua presa sulla realtà inizia a vacillare. La sua ossessione di scoprire la verità dietro la sua prigionia offusca il suo giudizio e diventa sempre più spericolato. La sua ricerca della giustizia è guidata da una feroce determinazione, ma lo mette anche a rischio di autodistruzione. Finalmente, dopo due decenni di sofferenza, Dae-su scopre la scioccante verità dietro la sua prigionia. Il suo carceriere, un uomo spietato e astuto di nome Lee Woo-jin (interpretato da Yoo Ji-tae), era un tempo il migliore amico di Dae-su. Woo-jin nutriva un profondo rancore contro Dae-su e orchestrò la sua prigionia come una forma contorta di vendetta. Il mondo di Dae-su è sconvolto mentre lotta con la rivelazione. Il suo amore per Myung-hyun lo aveva accecato alla brutale verità e si rende conto di aver perso di vista la propria umanità durante il suo calvario durato 20 anni. Mentre si prepara ad affrontare Woo-jin, Dae-su è costretto a confrontarsi con gli aspetti più oscuri della propria psiche e con le profondità della depravazione umana. Lo scontro culminante di Oldboy tra Dae-su e Woo-jin funge da toccante promemoria della natura ciclica della violenza e delle devastanti conseguenze dell'aggressività incontrollata. Il film raggiunge una conclusione da cardiopalma mentre Dae-su affronta il suo tormentatore, spinto da un ardente desiderio di vendetta e da un disperato bisogno di chiusura. Alla fine, la ricerca della verità e della giustizia di Dae-su si risolve, ma a quale costo? Il suo viaggio lo lascia cambiato per sempre, un ricordo frantumato degli orrori che ha subito e delle cicatrici che non guariranno mai completamente.

Oldboy screenshot 1
Oldboy screenshot 2
Oldboy screenshot 3

Recensioni