La Piccola Bottega degli Orrori

La Piccola Bottega degli Orrori

Trama

Nel mondo vibrante ed eccentrico di Skid Row negli anni '60, un piccolo e modesto negozio di fiori si ergeva come un rifugio per gli oppressi e i disperati. Dietro la sua facciata pittoresca, il negozio era una testimonianza dei sogni e delle aspirazioni del suo proprietario, il signor Mushnik, che aveva costruito la sua attività dalle ceneri del fallimento e della disperazione. Fu qui, tra le tende di velluto consumate e i vasi impolverati, che Seymour Krelboyne, un timido e goffo assistente fioraio, sgobbò via, prendendosi cura delle piante appassite e delle anime perdute che frequentavano il negozio. La vita di Seymour era una monotonia di lavoro ingrato, punteggiata solo dal suo amore segreto per la sua bellissima collega, Audrey. Una giovane donna affascinante, vivace e seducente con una voce come il miele e un sorriso che poteva illuminare una stanza, Audrey era l'oggetto delle attenzioni di Seymour, ma ahimè, le sue attenzioni erano altrove – con il meschino e brutale proprietario del negozio, Orin Scrivello, DDS. Nel retrobottega angusto e disordinato del negozio, dove il profumo di fiori marci e disperazione aleggiava pesante nell'aria, Seymour passava ogni momento libero a studiare polverosi tomi e a sperimentare con le sue nascenti creazioni botaniche. Fu qui che si imbatté nella chiave del suo futuro: una pianta peculiare ed esotica che avrebbe cambiato il corso della sua vita per sempre. La strana pianta ultraterrena, che Seymour aveva scoperto crescere in un vicolo buio e dimenticato, sembrava quasi... viva. Le sue foglie tenere, rosso sangue e il fusto contorto sembravano pulsare di un'energia inquietante, quasi umana. Mentre Seymour si prendeva cura della pianta, che chiamò Audrey II (in onore della sua amata collega), cominciò a notare qualcosa di strano: la pianta sembrava avere un debole per... le persone. All'inizio, fu solo un sussurro di curiosità, un pensiero fugace che Seymour liquidò come una semplice fantasia. Ma con il passare dei giorni, cominciò a notare che la pianta sembrava crescere a un ritmo allarmante – alimentata, ovviamente, da una dieta costante di carne e sangue umani. Le implicazioni erano terrificanti: la pianta, a quanto pareva, non era una pianta qualsiasi. Era un carnivoro, un mostro che richiedeva una costante fornitura di carne fresca per sostenere la propria crescita e sviluppo. Seymour era combattuto: da un lato, si era affezionato alla pianta, che sembrava esercitare su di lui una forza di volontà quasi irresistibile. Dall'altro, sapeva di dover fermare la pianta, per distruggere la sua sacrilega presa sulla sua vita e sulla vita di coloro che lo circondavano. Ma come poteva decidersi a uccidere la cosa che gli aveva portato tanto successo e fama: Audrey II, la pianta parlante, ambulante e apparentemente onnisciente? Mentre la posta in gioco si faceva più alta, Seymour si ritrovò invischiato in un mondo contorto e macabro di piante carnivore e ambizioni spietate. Il signor Mushnik, il meschino proprietario del negozio, era determinato a incassare la popolarità della pianta, anche se Seymour lottava per resistere alla sua insidiosa influenza. Orin Scrivello, il dentista sadico e fidanzato violento di Audrey, aggiunse un elemento di pericolo al mix, minacciando di svelare il segreto di Seymour al mondo. Nel bel mezzo di questo turbine di caos e distruzione, Seymour si ritrovò diviso tra due amori: Audrey, la sua bellissima collega, e Audrey II, la pianta mostruosa che sembrava consumare la sua anima. Mentre lo scontro finale si avvicinava, Seymour sapeva che avrebbe dovuto fare una scelta: tra la sua lealtà alla pianta, che aveva cambiato la sua vita per sempre, e la sicurezza di coloro che lo circondavano, che avrebbero potuto essere consumati dalla sua insaziabile fame di carne e sangue. Alla fine, Seymour emerse vittorioso, ma a caro prezzo personale: avendo sacrificato la cosa che amava di più al mondo, Audrey II, nel disperato tentativo di salvare la sua amata e riportare l'ordine nel mondo che lo circondava. Mentre la polvere si posava e il sipario si chiudeva sul negozio di fiori, Seymour fissò la devastazione, sapendo di essere stato cambiato per sempre dall'esperienza. Aveva scoperto un segreto che lo avrebbe perseguitato per il resto dei suoi giorni: che in un mondo di carne e sangue, a volte sono le creazioni più mostruose a dimostrarsi le più seducenti e le più impossibili da distruggere.

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