Da morire

Trama
Da morire è una commedia nera uscita nel 1995, diretta da Gus Van Sant. Il film ruota attorno a Suzanne Stone, una madre spietata e furba di una normale famiglia americana che vive nel New Hampshire negli anni '90. Il personaggio principale è interpretato da Nicole Kidman, che offre una performance accattivante che le vale una nomination all'Oscar come migliore attrice. L'infinita aspirazione di Suzanne è quella di diventare una giornalista televisiva, una posizione prestigiosa che crede definisca l'apice del successo e della rispettabilità nella loro piccola comunità. Spinta dalla sua implacabile determinazione, Suzanne si iscrive a un college locale, dove inizialmente incontra difficoltà ad adattarsi alle lezioni a causa della sua scarsa intelligenza. Tuttavia, si rifiuta di essere scoraggiata e decide di perseguire il suo obiettivo con altri mezzi. La sua intelligenza è più che compensata dalla sua astuzia, intraprendenza e schemi diabolici. Mentre Suzanne si muove attraverso la piccola città di Rockingham, si propone di distruggere chiunque e qualsiasi cosa che possa potenzialmente minacciare il suo percorso per diventare una giornalista televisiva, compresa la sua stessa famiglia e le loro vite. In un modo contorto e spesso inquietante, Suzanne sfrutta ogni relazione intorno a lei, compresa la sua amicizia con la sua migliore amica e collega, Madolyn, e la sua complicata maternità con i suoi tre giovani figli. L'ossessione di Suzanne per la fama provoca il caos nella sua famiglia, causando la sofferenza emotiva e psicologica di suo marito, Jimmy, un aspirante musicista, e dei loro figli. Nonostante conosca gli effetti devastanti che le sue azioni possono avere su chi la circonda, Suzanne assegna alle sue ambizioni personali la priorità assoluta. La sua implacabile ricerca di una posizione di carriera prestigiosa alla fine diventa una caratteristica distintiva della sua personalità. In una svolta inaspettata, i piani di Suzanne si realizzano quando un canale di notizie televisive locale tiene audizioni per un posto vacante nella loro redazione. Suzanne, determinata ad assicurarsi la posizione, sfrutta la sua bellezza e la sua arguzia seducendo la giornalista televisiva all'audizione, una presentatrice carismatica, anche se superficiale, di nome Patty, con l'intenzione di ucciderla e prenderne il posto. Tuttavia, quando si presenta l'opportunità per Suzanne di assicurarsi la posizione uccidendo Patty, la sua risolutezza viene messa alla prova. La facciata affascinante e adorabile di Patty svanisce lentamente, rivelando un individuo superficiale ed egocentrico, la cui natura superficiale e materialista serve a rafforzare le ambizioni egoistiche di Suzanne. Quando Patty alla fine non riesce a realizzare il suo potenziale, Suzanne decide di mettere in atto il suo piano. Il film culmina in una svolta oscura, comica e inaspettata in cui il diabolico piano di Suzanne quasi fallisce. Patty, inizialmente un bersaglio ignaro e apparentemente innocente, si rivela essere una manipolatrice a sangue freddo e manipolatrice che ha le sue motivazioni per assicurarsi il posto al telegiornale. In una svolta inaspettata, i piani di Suzanne vengono scoperti e, invece di affrontare le conseguenze delle sue azioni, emerge dal suo progetto più forte, più astuta e più spietata. La svolta oscuramente comica è sia scioccante che inaspettata. Il film si conclude ribadendo i temi dell'ambizione ossessiva di Suzanne e del costo distruttivo di dare la priorità agli obiettivi personali sopra ogni altra cosa, fungendo da interpretazione satirica del lato oscuro della fama, dell'ambizione e della natura umana.
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