Troll 2

Trama
Troll 2, uscito nel 1990, è un film horror-comico diretto da Claudio Fragasso e scritto da Francesco Lia Tosto e Claudio Fragasso. In apparenza, il film sembra essere il tipico film per famiglie in vacanza, ma sotto la sua facciata si cela un mondo oscuro e fantastico dove esseri malvagi, conosciuti come goblin, si nascondono nell'ombra. Al centro di Troll 2 c'è la lotta di un giovane ragazzo contro forze apparentemente insormontabili, mentre cerca di proteggere la sua famiglia e le loro anime dalle grinfie di queste creature malvagie. Il film inizia con una famiglia - Joshua, un giovane ragazzo, sua madre Diana e suo padre Michael - in partenza per una vacanza nella città di Nilbog. All'insaputa della famiglia, Nilbog è un anagramma della parola 'goblin'. Non appena arrivano in città, Joshua diventa sempre più ansioso e agitato, insistendo affinché se ne vadano immediatamente. Le sue preoccupazioni vengono respinte dai suoi genitori, che considerano il suo comportamento una semplice paranoia. Tuttavia, Joshua non è solo nelle sue paure. Una figura spettrale, che in seguito si rivela essere lo spirito del suo defunto nonno, appare a Joshua e lo avverte dei pericoli che lo attendono. Secondo il nonno, Nilbog è infestata da goblin e la famiglia di Joshua è in grave pericolo. Sebbene inizialmente scettico, il nonno di Joshua si rivela una fonte affidabile di informazioni e il ragazzo inizia a capire che Nilbog è più di quanto sembri. Al loro arrivo a Nilbog, la famiglia si sistema rapidamente in un'accogliente baita, circondata da una vegetazione lussureggiante e dolci colline. I genitori di Joshua si rendono presto conto che la città ospita alcuni dei personaggi più sgradevoli: la gente del posto è scortese, ostile e apparentemente fuori luogo. È qui che Joshua inizia a vedere i goblin per quello che sono veramente: brutti, sinistri e intenti a creare il caos. Con il passare dei giorni, i membri della famiglia iniziano a scomparire uno ad uno, consumati dai goblin. Diana, la madre di Joshua, diventa sempre più distaccata, il suo comportamento diventa più erratico mentre soccombe all'influenza dei goblin. Nel frattempo, Joshua si convince di dover proteggere suo padre, Michael, dalle grinfie dei goblin e intraprende un pericoloso viaggio per scoprire i segreti dietro Nilbog. Man mano che Joshua approfondisce il mistero di Nilbog, scopre che i goblin sono una forza soprannaturale, intenzionata a sfruttare il sangue umano per sostenere la loro esistenza. Hanno una fame insaziabile di liquido rosso e non si fermeranno davanti a nulla per saziare le loro voglie. Per Joshua, il fantasma di suo nonno e un gruppo selezionato di persone del posto, il destino della famiglia, e in effetti del mondo, è in bilico. Nonostante le terribili circostanze, il film offre un tocco di umorismo nero. Joshua e i suoi improbabili alleati si impegnano in battaglie sempre più bizzarre con i goblin, usando ogni briciolo di ingegno creativo a loro disposizione. C'è una scena memorabile in cui Joshua ricorre all'uso del ketchup, che funge da sostituto del sangue, una strategia che ha imparato dal fantasma di suo nonno. Alla fine, Joshua e il fantasma di suo nonno si trovano in un confronto mozzafiato con il capo dei goblin, una creatura mostruosa di nome Anglerianus, in una battaglia culminante tra il bene e il male. È in questo momento di disperazione che Joshua attinge a tutta la sua forza, ingegnosità e intraprendenza, determinato a salvare la sua famiglia e le loro anime dalle grinfie dei goblin. All'indomani del confronto, la famiglia di Joshua si ritrova vittoriosa, scampata per un pelo all'ira dei goblin. Sebbene il loro calvario sia finito, le conseguenze dei loro incontri con il soprannaturale rimangono. Il loro mondo è stato alterato per sempre, lasciandoli a chiedersi se le loro percezioni della realtà saranno mai più le stesse.
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