Perché le donne tradiscono

Trama
Nella piccola nazione insulare governata dall'enigmatico e carismatico re Kael, un senso di inquietudine incombe sugli abitanti come uno spettro. Il suo governo è segnato da un'aria di distacco e i suoi sudditi sussurrano delle profonde cicatrici che hanno indurito il suo cuore. Tra le voci e le speculazioni c'è una storia su una donna che ha lasciato un segno indelebile nella vita del re: una donna con un sorriso accattivante e una propensione per lo strazio. La protagonista femminile, Akira, era un tempo una presenza radiosa nella vita di Kael. I suoi lineamenti sorprendenti e un inconfondibile canino che brillava come un diamante nel suo sorriso la rendevano un esempio di bellezza. C'era, tuttavia, un lato oscuro nel suo fascino. Kael fu profondamente ferito dal tradimento di Akira, una ferita che avrebbe impiegato anni per guarire. Dopo il loro passato tumultuoso, Akira svanì, lasciando Kael barcollante e perso. All'indomani della sua partenza, si ritirò in un mondo di sonnambulismo, preferendo il conforto del suo letto alle dure realtà del suo governo. I suoi consiglieri si preoccuparono, poiché la dipendenza del re dal sonno iniziò a pesare sugli affari del regno. Il leader un tempo risoluto, spinto dal suo desiderio di riposo e dalla sua incapacità di scuotere i ricordi di Akira, trovò conforto nel dolce ritmo del sonno. Con il passare degli anni, il regno di Kael fu segnato da una serie di decreti arbitrari e decisioni impulsive, con alcuni che dicevano che fosse governato dai suoi sogni piuttosto che dalla ragione. La nazione insulare, un tempo vivace, iniziò a vacillare ei suoi sudditi sussurravano di un re perduto alla deriva in un mare del proprio subconscio. Eppure, come il destino volle, Akira riapparve sull'isola, il suo sorriso accattivante che lampeggiava come un faro nell'oscurità. Si scoprì che era tornata, non per riaccendere il loro amore perduto o per chiedere perdono per le sue trasgressioni passate, ma per assicurarsi un posto al fianco di Kael ancora una volta, questa volta, come sua regina. L'arrivo di Akira mandò onde d'urto attraverso il palazzo ei consiglieri del re furono colti alla sprovvista dall'improvviso corso degli eventi. In mezzo al caos, Kael si ritrovò diviso tra il suo desiderio di vendetta e il suo affetto persistente per la donna il cui sorriso poteva trapassare l'armatura del suo cuore. Mentre i preparativi per il matrimonio raggiungevano il culmine, circolavano voci sulle vere intenzioni del re. Alcuni dicevano che aveva intenzione di vendicarsi finalmente di Akira, di farle pagare il dolore che gli aveva causato. Altri ipotizzarono che la passione di Kael per il sonno fosse stata uno stratagemma intelligente, un espediente per indurre Akira in un falso senso di sicurezza, permettendogli di smantellare lentamente le mura che si era costruita attorno. Il giorno del matrimonio fu una grande festa, con dignitari provenienti da tutto il mondo. Mentre Akira percorreva la navata, il suo canino che scintillava come un minuscolo gioiello, Kael non poté fare a meno di provare un mix di emozioni: un senso di trionfo, un pizzico di trepidazione e un profondo desiderio. Mentre si scambiavano le promesse, la voce del re era ferma, mentre i suoi occhi tradivano un barlume di incertezza. La cerimonia è stata un capolavoro di doppiezza, con le parole di Kael che grondavano di una dolce e sdolcinata sincerità, mascherando le vere profondità delle sue emozioni. La luna di miele, un ritiro prolungato e calcolato in un'isola isolata, segnò l'inizio della tortura di Akira. O almeno così sembrava. Quello che i suoi sudditi e consiglieri non sapevano era che Kael aveva elaborato con cura un piano per erodere lentamente le difese di Akira, per riaccendere la sua scintilla senza sacrificare il suo diritto di tormentarla per il dolore che aveva causato. Nei momenti tranquilli del loro idillio sull'isola, Kael intesseva una delicata danza di manipolazione, usando le trasgressioni passate di Akira contro di lei per erodere la sua risolutezza. I giochi che giocava erano quelli del gatto col topo, con Kael sempre un passo avanti, giocando con la fragile psiche di Akira. Il loro matrimonio divenne un delicato balletto di dare e avere, con Kael che spingeva delicatamente i pulsanti di Akira e tirava le sue corde. La regina, un tempo radiosa, era ora un'ombra di quella che era, il suo sorriso un mero eco del suo antico splendore. La presa del re su di lei si era rafforzata, la sua presa τόσο soffocante quanto insidiosa. Eppure, in mezzo all'oscurità, rimase un barlume di luce: una testimonianza del potere duraturo dell'amore e dell'ebbrezza inebriante della caccia. La domanda sulla bocca di tutti era: il piano di Kael alla fine sarebbe riuscito a spezzare Akira, o la regina avrebbe trovato un modo per rivendicare la sua forza, per frantumare le catene che la legavano ai capricci di un uomo ossessionato dalla vendetta?
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