Io, il Giustiziere

Trama
Nell'avvincente thriller sudcoreano "Io, il Giustiziere", un detective esperto e la sua squadra devono affrontare gli angoli più oscuri della natura umana per catturare uno spietato serial killer. Guidata dal detective Seo Do-cheol, temprato e navigato, la divisione Omicidi è da tempo in prima linea nelle forze dell'ordine in Corea del Sud, con la loro incrollabile dedizione alla giustizia che li spinge ad affrontare i crimini più efferati. Seo Do-cheol, un veterano esperto con anni di esperienza alle spalle, ha trascorso una vita affinando le sue capacità e assorbendo il dolore della sua professione. I suoi anni di servizio lo hanno lasciato un'ombra di sé stesso, i suoi occhi vedono solo le profondità della depravazione umana e il suo spirito è stanco dalla sfilata infinita di vittime e carnefici. La sua squadra, selezionata per la sua tenacia e l'incrollabile impegno per la giustizia, è cresciuta fino a rispecchiare la visione del mondo oscura e pragmatica del loro leader. Quando una serie di omicidi brutali e stranamente simili affliggono la nazione, Seo e la sua squadra sono chiamati a unire le forze con il poliziotto alle prime armi Park Sun-woo in un disperato tentativo di rintracciare l'assassino. Inizialmente, Sun-woo è un'aggiunta interessante alla squadra, la sua giovinezza e il suo idealismo portano un gradito contrasto al Seo disilluso e provato. Man mano che l'indagine si sviluppa, tuttavia, diventa chiaro che i due sono mondi a parte nei loro approcci alla giustizia e che la loro collaborazione potrebbe rivelarsi più cruciale di quanto avrebbero mai potuto immaginare. Il serial killer, conosciuto solo come "il Giustiziere", ha lasciato una scia di corpi in tutto il paese, ognuno con i segni distintivi di uno zelota con un'ossessione singolare. Con ogni nuova vittima, il Giustiziere si lascia alle spalle una sconcertante serie di indizi e accenni allettanti, tutti apparentemente calcolati per deridere le autorità. Ma ciò che inizia come un criptico gioco del gatto con il topo espone gradualmente uno scopo molto più sinistro: un diabolico complotto che prende di mira non solo civili innocenti, ma anche coloro che hanno il compito di sostenere la legge e l'ordine. Man mano che Seo e la sua squadra approfondiscono il mistero, affrontano una minaccia in rapida escalation che li spinge al limite. La loro implacabile ricerca dell'assassino li conduce lungo un labirintico sentiero di corruzione e inganno, dove nulla può essere dato per scontato. La collaborazione di Seo con Sun-woo diventa sempre più tesa, poiché il detective più esperto lotta per domare le idee selvagge e l'entusiasmo sfrenato del suo partner esordiente. Le tensioni covano tra i due, anche se la loro ricerca del Giustiziere prende slancio. Nel corso del film, il personaggio di Seo subisce una trasformazione avvincente. Mentre affronta la realtà brutale e implacabile dei crimini del Giustiziere, il detective veterano, un tempo temprato, inizia a mostrare segni di usura. Le crepe nella sua armatura si allargano, rivelando un lato più vulnerabile e malinconico della sua personalità. Le sue relazioni con le persone intorno a lui – compresa la sua squadra, e soprattutto il giovane Sun-woo – diventano sempre più tese, riflettendo lo stato disorientante e moralmente tormentato della sua mente. Quando si avvicina il climax, le cicatrici mentali di Seo ribollono in una cruda dimostrazione di angoscia e disperazione. La sua tragica caduta dalla moralità precedentemente dogmatica culmina in una svolta toccante e devastante che ricontestualizza tutto ciò che si è svolto dall'inizio dell'indagine. "Io, il Giustiziere" offre un ritratto inquietante della delicata linea che separa la giustizia dalla vendetta, mentre i personaggi si lanciano verso le rispettive tragedie in un disperato tentativo di fermare il giustiziere, una forza sia squilibrata che fin troppo umana. La lotta di Seo Do-cheol con l'oscurità che ha testimoniato lo costringe a un confronto esistenziale, uno che definirà sia la sua redenzione che il codice 'morale' distorto che ha inconsapevolmente impiegato come suo principio guida. Ad oggi, Seo rimane sempre coinvolto nella retribuzione, dove ogni filo nella rete della giustizia continua a staccarsi da quella regola razionale che è intrinseca alla natura umana. Quando Seo guarda Park Sun-woo, c'è un barlume di risolutezza presente. Questo è il barlume che Park ha messo dentro Seo in virtù della loro collaborazione e interazione. La sua intensità segnala la speranza che risiede nella luce che una volta conosceva quando ha iniziato a servire.
Recensioni
Emerson
Nothing beats the simple joy of a family gathered around, sharing a bowl of ramen.
Mason
Industrial garbage. Ryoo Seung-wan is washed up.
Sasha
Premiering at Cannes Midnight Screenings, <I, the Executioner> is a true Korean commercial action crowd-pleaser. And let's be real, Jung Hae-in is seriously handsome. Even up close on the red carpet, his visuals are undeniable.
Heidi
거의 내세울 만한 장점이 없고, 감독이 자기 편한 영역에서 만든 전형적인 한국 경찰 액션 영화다. 정해인의 얼굴이 다했다. 이렇게 잘생긴 악당이라니, 다른 게 뭐가 더 필요할까. There's barely anything praiseworthy to mention; it's just another standard Korean cop thriller churned out by a director sticking to their comfort zone. Jung Hae-in's face truly carries the film. With such a handsome villain, what more could you ask for?
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